GUENDA GORIA INFIAMMA  IL TAPPETO ROSSO ALLA FESTA  DEL                         CINEMA DI ROMA

 

 Dicono che portare l’intimo sotto gli abiti aderenti ‘ segni’, di conseguenza è bene farne a meno. Non male tuttavia infilare un bel ‘tanga’ sgambatissimo per un buon effetto make-up ‘nude-look’, contrassegnato dall’essenzialità di due coriandoli ed un francobollo! Di poco vestita…di niente vestita? Non proprio così per Guenda Goria per la diciassettesima edizione della “Festa del Cinema” nella Roma capitolina. Sfilando presso l’Auditorium “Parco della Musica” sul prestigioso “Red – Carpet”.

 

La bella fanciulla ha avuto modo d’incedere con grazia ed eleganza  grazie al bellissimo abito rosso fiamma interamente in macramè della fashion-designer pratese Eleonora Lastrucci

Guenda Goria con la Fashion designer Eleonora Lastrucci

così attenta  nel rifinire ‘a puntino ‘ l’outfit per la Goria  con tanto di gioielli argentei splendenti come la luna, nonché sandali “tacco 12”, preziosi come platino.

 

Grazia, sorriso, decolletè non troppo esibito e generoso spacco, hanno accompagnato la sfilata dell’affascinante Guenda dai mielati capelli, siglando l’alta sartorialità della stilista Eleonora Lastrucci unica nella preziosità dei propri capi, celebrando  magnificamente l’essenza femminile.

Foto Credit: GettyImages Mondadori Portfolio – Acconciature: Michele Spanò –Make-up: Irene Taurino & Studio 13   

Carla Cavicchini

 

   LA CURA .. giusta !

    Un esperimento innovativo e per certi aspetti rivoluzionario della casa vitivinicola La Cura di Massa Marittima che produce vini di altissima qualità: il vino viene messo a maturare sott’acqua nel mare del Golfo di Follonica e sta ottenendo risultati eccellenti.

Già ottenuto un riconoscimento significativo come il migliore Merlot d’Italia, premiato al concorso di Aldeno (Trento).

La tenuta La Cura – info@cantinalacura.it – si estende per venticinque ettari di vigneto nel cuore della denominazione Maremma Toscana Doc e Monteregio di Massa Marittima, situata nell’alta Maremma Toscana sulla costa tirrenica.

Le principali varietà ospitate sono Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Ansonica, Vermentino, Malvasia, Trebbiano e Chardonnay. Privilegiando un approccio ecologico per la lavorazione del suolo e delle vigne, coordinata dall’Università di Pisa.

Le prime bottiglie di vino risalgono al 1999, ma è nel 2001 che entra nel mercato il Merlot La Cura, il vino “bandiera”, capace da subito di mettersi in luce a livello nazionale tra le etichette di questa tipologia, che proprio nella costa toscana trova uno dei suoi terrori d’eccellenza. Affinato in barrique per un anno.

Un esperimento originale che sta offrendo risultati davvero di notevole interesse, anche dal punto di vista scientifico, confermato anche da esperti dell’università di Pisa.